Approvato il Decreto Salva Casa: Via libera ai micro appartamenti di 20 metri quadrati

Il Decreto Salva Casa ha ricevuto ieri l’approvazione definitiva dal Senato. Ora sono abitabili i micro appartamenti di 20 metri quadrati e gli ambienti con soffitti di almeno 2,40 metri.

Il Decreto-Legge 29 maggio 2024, n. 69 introduce importanti modifiche al Testo Unico Edilizia (D.P.R. 380/01). Convertito in legge il 24 luglio 2024, il decreto è stato approvato dal Senato con 106 voti a favore, 68 contrari e un’astensione, mantenendo inalterato il testo della Camera.


Ecco le principali novità del Decreto Salva Casa:

Abitabilità

Il decreto riduce i requisiti minimi per superfici e altezze degli immobili, purché soddisfino criteri di adattabilità e miglioramento igienico-sanitario, o siano accompagnati da un progetto di ristrutturazione. Ora:

  • I micro-appartamenti di 20 metri quadrati sono abitabili.
  • I monolocali per 1 persona devono avere almeno 20 metri quadrati, per 2 persone almeno 28 metri quadrati.
  • È consentita un’altezza minima interna di 2,40 metri, rispetto ai 2,70 metri attuali.

Recupero sottotetti

Si permette il recupero dei sottotetti anche se non rispettano le distanze minime tra edifici, a condizione che rispettino determinati requisiti.

Cambio di destinazione d’uso

Il cambio di destinazione d’uso diventa più semplice per le singole unità immobiliari, sia con che senza opere. È permesso per i primi piani e seminterrati se consentito dalla legislazione regionale.

Nuove tolleranze costruttive

Per interventi realizzati entro il 24 maggio 2024, le tolleranze costruttive sono:

  • 6% per unità fino a 60 mq.
  • 5% per unità tra 60 e 100 mq.
  • 4% per unità tra 100 e 300 mq.
  • 3% per unità tra 300 e 500 mq.
  • 2% per unità sopra i 500 mq.

Doppia conformità

È abolito l’obbligo di “doppia conformità”, che richiedeva il rispetto delle normative sia al momento della presentazione della pratica edilizia sia alla realizzazione dell’opera.

Stato legittimo

Lo stato legittimo dell’immobile può essere dimostrato dal titolo abilitativo originale o dall’ultimo intervento edilizio, se l’amministrazione ha verificato la legittimità dei titoli pregressi.

Interventi in edilizia libera

Si estendono gli interventi che rientrano nell’edilizia libera:

  • Vetrate panoramiche amovibili (VEPA) e totalmente trasparenti in logge e porticati, purché non creino spazi chiusi.
  • Opere di protezione dal sole e dagli agenti atmosferici, come tende e pergole, purché non creino spazi chiusi e si armonizzino con le linee architettoniche preesistenti.

Termini di demolizione

I termini per la demolizione e ripristino dei luoghi in caso di abusi vengono estesi da 90 a 240 giorni in presenza di comprovate esigenze di salute o gravi situazioni di disagio socio-economico.

Sanatoria per interventi soggetti a vincolo ante 2006

È prevista una sanatoria per gli interventi realizzati entro l’11 maggio 2006, se il titolo è stato rilasciato senza previo accertamento della compatibilità paesaggistica.

Utilizzo delle entrate dalle sanzioni

Le entrate derivanti dalle sanzioni comunali saranno utilizzate per:

  • Completamento o demolizione delle opere pubbliche incompiute.
  • Rigenerazione urbana e incremento dell’offerta abitativa.
  • Iniziative economiche, sociali, culturali e di prevenzione del rischio idrogeologico.

Parziale difformità

Gli interventi eseguiti come varianti in corso d’opera prima del 1977 possono essere sanati come parziale difformità dal titolo edilizio originario.

Sanzioni più basse per chi commette un abuso

Le sanzioni per chi richiede il permesso o la segnalazione certificata di inizio attività in sanatoria sono:

  • Pari al doppio del contributo di costruzione o dell’aumento del valore venale dell’immobile, con sanzioni tra 1.032 e 10.328 euro per interventi senza segnalazione certificata di inizio attività, e tra 516 e 5.164 euro per interventi conformi alla disciplina urbanistica ed edilizia.

Queste modifiche mirano a semplificare e migliorare il settore edilizio, rendendo più agevole la gestione degli immobili e favorendo la rigenerazione urbana.


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